Atalanta Come si gioca e perché è così affascinante - Audrey Thom

Atalanta Come si gioca e perché è così affascinante

La Storia dell’Atalanta: Atalanta Como Si Gioca

La storia dell’Atalanta Bergamasca Calcio, comunemente nota come Atalanta, è un racconto ricco di passione, dedizione e momenti di gloria che si snoda lungo un percorso di oltre un secolo. Fondata nel 1907, la Dea, come viene affettuosamente soprannominata, ha attraversato periodi di alti e bassi, ma ha sempre saputo rialzarsi, dimostrando una tenacia e una forza d’animo che l’hanno resa un’icona del calcio italiano.

La Fondazione e gli Anni Iniziali

L’Atalanta nacque a Bergamo il 8 ottobre 1907, frutto dell’unione di due società sportive locali: l’Unione Sportiva Bergamasca e l’Atalanta & C. Il primo campo di gioco fu quello della “Polisportiva”, un’area in periferia della città. Gli anni Venti e Trenta furono caratterizzati da una crescita costante, con la conquista del primo titolo nazionale, la Coppa Italia, nel 1963, e la prima partecipazione alla Serie A nel 1929.

I Giocatori più Importanti

L’Atalanta ha visto sfilare campioni di grande talento, che hanno contribuito a scrivere la storia della squadra. Tra i più importanti ricordiamo:

  • Giuseppe “Peppino” Meazza (1939-1940): Uno dei più grandi calciatori italiani di tutti i tempi, Meazza fu un vero e proprio idolo per i tifosi bergamaschi. Con la maglia nerazzurra, mise a segno 19 gol in 29 partite, contribuendo al ritorno in Serie A dell’Atalanta.
  • Angelo Domenghini (1962-1972): Considerato uno dei più forti attaccanti della storia dell’Atalanta, Domenghini fu un vero e proprio trascinatore, con 106 gol in 270 partite. La sua abilità nel dribbling e nel finalizzare le azioni lo rese un’icona per i tifosi.
  • Cristian Panucci (1994-1996): Un difensore roccioso e dal grande carisma, Panucci contribuì alla promozione in Serie A dell’Atalanta nel 1995. La sua esperienza e leadership furono fondamentali per la squadra.
  • Roberto Donadoni (1986-1990): Un centrocampista elegante e di grande talento, Donadoni fu un punto di riferimento per l’Atalanta negli anni Ottanta. La sua classe e visione di gioco contribuirono a costruire un’identità di gioco che si basava sul possesso palla e sulla ricerca del gioco offensivo.
  • Filippo Inzaghi (1995-1997): Un attaccante prolifico e dalla grande fame di gol, Inzaghi si mise in mostra all’Atalanta, segnando 24 gol in 59 partite. La sua abilità nel trovare il gol e la sua grinta lo resero un idolo per i tifosi.
  • Sergio “Serg” Floccari (2006-2008): Un attaccante potente e dalla grande forza fisica, Floccari fu un trascinatore per l’Atalanta, segnando 31 gol in 68 partite. La sua capacità di segnare in qualsiasi situazione lo rese un giocatore fondamentale per la squadra.
  • Alejandro “Papu” Gómez (2014-2021): Un centrocampista fantasista e creativo, Gómez fu un vero e proprio trascinatore per l’Atalanta negli ultimi anni. La sua visione di gioco, la sua abilità nel dribbling e nel servire assist lo resero uno dei giocatori più amati dai tifosi.

L’Evoluzione del Gioco

L’Atalanta ha attraversato diverse fasi di evoluzione nel corso degli anni, sia in termini di filosofia di gioco che di allenatori. Negli anni Sessanta e Settanta, la squadra si caratterizzava per un gioco pragmatico e concreto, basato sulla solidità difensiva e sulle ripartenze offensive. Il punto di riferimento fu l’allenatore Fulvio Bernardini, che guidò la squadra alla vittoria della Coppa Italia nel 1963.

Negli anni Ottanta, l’Atalanta si affidò ad un gioco più offensivo e spettacolare, con l’arrivo di allenatori come Giovanni Trapattoni e Emiliano Mondonico. Trapattoni introdusse un gioco basato sul pressing alto e sulla ricerca del possesso palla, mentre Mondonico diede vita ad un gioco più fluido e creativo, con l’utilizzo di giocatori offensivi di talento.

Gli anni Novanta furono caratterizzati da un periodo di transizione, con la squadra che si alternò tra Serie A e Serie B. Tuttavia, l’arrivo di Gian Piero Gasperini nel 2016 ha segnato una svolta epocale per l’Atalanta. Gasperini ha implementato un gioco offensivo e spettacolare, basato sul possesso palla, sulla verticalizzazione e sul pressing alto, che ha portato la squadra a raggiungere risultati storici.

Il Gioco dell’Atalanta

L’Atalanta, negli ultimi anni, si è affermata come una delle squadre più spettacolari e imprevedibili del panorama calcistico italiano ed europeo. La sua identità di gioco, basata su un pressing asfissiante, un’alta intensità e un’offensiva devastante, ha conquistato il cuore dei tifosi e ha spaventato molti avversari.

Lo stile di gioco dell’Atalanta

L’Atalanta di Gian Piero Gasperini è una squadra che gioca un calcio offensivo, basato su un pressing alto e un’alta intensità. Il gioco dell’Atalanta è caratterizzato da un’organizzazione difensiva solida e da una grande capacità di ribaltamento rapido. La squadra si basa su un modulo tattico che si adatta alle diverse situazioni di gioco, ma che generalmente prevede una difesa a quattro, un centrocampo a tre e un attacco a tre.

Il modulo tattico dell’Atalanta, Atalanta como si gioca

L’Atalanta di Gasperini si schiera spesso con un modulo 3-4-2-1, che le permette di essere molto versatile in fase di attacco e di difesa. In difesa, i tre centrali (come Palomino, Demiral e Djimsiti) formano un muro solido, supportati da due terzini (come Hateboer e Gosens) che si proiettano in avanti con grande dinamismo. A centrocampo, il trio composto da Freuler, De Roon e Koopmeiners garantisce equilibrio e copertura, mentre in attacco, il tridente composto da Ilicic, Muriel e Zapata è in grado di creare scompiglio con la sua velocità, tecnica e potenza.

Le strategie offensive e difensive dell’Atalanta

L’Atalanta è una squadra che basa il suo gioco sull’aggressività e sull’intensità. In fase offensiva, la squadra cerca di pressare alto l’avversario, costringendolo a commettere errori e creando occasioni da gol con ribaltamenti rapidi. L’Atalanta è molto brava a sfruttare le fasce con i suoi terzini offensivi, che si proiettano in avanti con grande velocità e precisione. La squadra è anche molto pericolosa sui calci piazzati, grazie alla sua altezza e alla sua capacità di colpire di testa.

In fase difensiva, l’Atalanta si basa su un pressing aggressivo e su un’organizzazione solida. La squadra è molto brava a coprire gli spazi e a chiudere le linee di passaggio, rendendo difficile per gli avversari creare occasioni da gol. L’Atalanta è anche molto brava a gestire le situazioni di gioco in cui si trova in inferiorità numerica, grazie alla sua grande capacità di adattarsi alle diverse situazioni.

Il Futuro dell’Atalanta

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L’Atalanta, con la sua filosofia di gioco e la sua capacità di lanciare giovani talenti, ha dimostrato di essere una forza costante nel panorama calcistico italiano e internazionale. Ma quali sono le prospettive future per la Dea?

Le Sfide del Futuro

L’Atalanta, pur essendo una squadra competitiva, dovrà affrontare sfide importanti nei prossimi anni. La concorrenza in campionato è sempre più agguerrita, con squadre come Juventus, Inter e Milan che continuano a investire pesantemente per rafforzare le loro rose. Inoltre, la partecipazione alle competizioni europee, come la Champions League, richiede un grande impegno fisico e mentale, con il rischio di affaticamento e infortuni.

Le Prospettive Future

Nonostante le sfide, l’Atalanta ha le carte in regola per continuare a competere ai massimi livelli. La società ha dimostrato di saper gestire le risorse finanziarie in modo efficiente, investendo in giovani talenti e cercando di valorizzare al meglio i giocatori già in rosa.

  • La squadra può contare su un gruppo di giocatori esperti e di talento, come Palomino, Hateboer, Freuler, che possono ancora dare un contributo importante.
  • L’Atalanta è famosa per la sua capacità di lanciare giovani talenti, come Scalvini, Maehle e Koopmeiners, che sono destinati a diventare protagonisti nel futuro.
  • La società ha dimostrato di essere in grado di adattarsi ai cambiamenti del mercato, vendendo giocatori importanti come Ilicic e Romero per finanziare nuovi acquisti.

Scenari Futuri

L’Atalanta potrebbe seguire diverse strade per il futuro.

  • Un’opzione potrebbe essere quella di continuare a puntare su un gioco offensivo e spettacolare, cercando di conquistare un posto tra le prime squadre in campionato e di competere a livello europeo.
  • Un’altra opzione potrebbe essere quella di puntare su un gioco più pragmatico e difensivo, cercando di ottenere risultati concreti, anche se a scapito dello spettacolo.
  • Infine, l’Atalanta potrebbe decidere di cambiare completamente il suo approccio, puntando su un gioco più basato sul possesso palla e sulla costruzione dal basso, come ha fatto il Manchester City di Guardiola.

Indipendentemente dalla strada che sceglierà, l’Atalanta ha tutte le carte in regola per continuare a essere una squadra di successo. La società ha una grande tradizione, una filosofia di gioco ben definita e un gruppo di giocatori talentuosi e ambiziosi. Il futuro della Dea è pieno di incognite, ma sicuramente sarà ricco di emozioni.

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